La Legge di Bilancio 2023 ha approvato in via sperimentale il Fondo per il Reddito Alimentare, con una dotazione economica di 1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro per il 2024. Lo scopo di tale sostegno assistenziale è quello di andare a contrastare la povertà alimentare e lo spreso di cibo nel nostro Paese.
Concretamente parlando, il contributo prevede l’erogazione di pacchi alimentari composti con i prodotti invenduti della grande distribuzione, da destinare alle famiglie in condizione di povertà assoluta. Questi pacchi potranno essere prenotati tramite app e potranno essere ritirati al centro di distribuzione oppure consegnati al proprio domicilio per le categorie più fragili.
Le modalità attuative del Reddito Alimentare sono state affidate al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso apposito decreto. Ma come funziona precisamente questa forma di assistenza ai cittadini in difficoltà? Chi ne ha diritto? Come farne richiesta? Scopriamolo insieme.
Cos’è il Reddito Alimentare 2023
Il Decreto relativo al Reddito Alimentare è stato pubblicato sul sito ministeriale il 28 luglio 2023 con entrata in vigore dal 15° giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Complessivamente è prevista una fase sperimentale della durata di 3 anni.
Questa misura non è altro che la distribuzione gratuita di pacchi alimentari riempiti con tutto ciò che è invenduto dalla distribuzione alimentare e donato dai vari esercizi commerciali aderenti all’iniziativa a favore di quei soggetti in situazioni di povertà assoluta.
Per invenduto si intendono tutti quei cibi e prodotti che supermercati e catene GDO hanno in giacenza ogni giorno poiché non più indicati alla vendita, come le confezioni sotto scadenza o danneggiate. L’intento principale del governo è di risolvere il problema dello spreco alimentare e di dare un aiuto concreto alla lotta contro la deprivazione materiale di cibo.
Tali pacchi possono essere prenotati grazie ad un’applicazione scaricabile su smartphone e dovranno essere ritirati presso uno dei vari centri di distribuzione preposti dai Comuni. Invece le persone fragili, non autosufficienti e gli anziani potranno ricevere i pacchi a casa.
Il Reddito Alimentare va ad affiancare altre misure di assistenza alle persone povere lanciate nel corso del 2023 come la Carta Dedicata a Te e la Carta Acquisti ed è operativo da metà agosto grazie al contributo delle Città Metropolitane e del Terzo Settore.
La sperimentazione delle Città Metropolitane
La sperimentazione è cominciata nei Comuni capoluogo delle Città Metropolitane dalla metà di agosto 2023 con l’obiettivo di essere ampliata nei prossimi anni anche alle altre aree territoriali, tra cui i Comuni più piccoli. Il Reddito Alimentare non avrà inizio subito in tutte le Città Metropolitane.
Infatti, queste ultime sono scelte in base all’accordo siglato in Conferenza Unificata Stato Regioni, prendendo in considerazione il tasso di povertà, l’equa distribuzione a livello nazionale e le risorse a disposizione. Oggi le Città Metropolitane in Italia sono Torino, Venezia, Milano, Firenze, Bologna, Genova, Napoli, Reggio Calabria, Bari e Roma Capitale, a cui si sono aggiunte quelle delle regioni a statuto speciale (Messina, Catania, Palermo, Cagliari e Sassari).
Chi sono i beneficiari del Reddito Alimentare
A beneficiare del Reddito Alimentare sono tutte le persone che vivono in povertà assoluta e che saranno individuate dai Comuni capoluogo delle diverse Città Metropolitane nelle quali è stata avviata la sperimentazione. Come stabilito dal Decreto n. 78 del maggio 2023, a poter usufruire di tali aiuti sono i soggetti presenti negli elenchi delle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) per il programma FEAD e tutti i soggetti identificati dai servizi sociali territoriali oppure da altri enti del Terzo Settore.
Come fare domanda per il Reddito Alimentare
Il Reddito Alimentare si può richiedere attraverso l’apposita applicazione per i dispositivi mobili e rivolgendosi ai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane aderenti all’iniziativa oppure ci si può affidare agli enti del Terzo Settore aderenti al progetto. Per le modalità di richiesta specifiche è bene attendere comunicazioni ufficiali da parte delle singole amministrazioni locali.
Il monitoraggio della sperimentazione
Il Decreto n. 78 del 26 maggio 2023 ha sancito anche la creazione di uno specifico gruppo di lavoro che avrà il compito di monitorare la sperimentazione del Reddito Alimentare. Questo team includerà:
- Un rappresentante del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, uno del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste e uno del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica;
- Due esponenti dell’ANCI e altri due membri delle Organizzazioni partner Nazionali (OpN) che fanno parte del programma FEAD;
- Un esponente dell’Organismo Intermedio dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo 1 del FEAD e altri 3 membri di FIPE, Confcommercio e Federdistribuzione;
Tale gruppo di monitoraggio sarà quindi guidato dal direttore della Direzione Generale Lotta alla Povertà e Programmazione Sociale del Ministero o da un suo delegato.