Rifiuti, ultime novità sul fronte del metodo tariffario nazionale. Sarà aperta ancora per pochi giorni, fino al 16 settembre, la consultazione sugli orientamenti dell’Autorità per l’energia e l’ambiente relativi al primo metodo tariffario e agli obblighi di trasparenza verso gli utenti da applicare in tutta Italia in materia di rifiuti.
Di fronte ad una platea con oltre 650 partecipanti – tra rappresentanti delle aziende di servizi pubblici, delle istituzioni, degli enti locali e dei consorzi nazionali ma anche dei titolari delle industrie, delle associazioni datoriali e sindacali della filiera dei rifiuti – ARERA ha illustrato oggi gli elementi di dettaglio delle proprie proposte circa il primo Metodo Tariffario e in materia di Trasparenza, oggetto di consultazione pubblica.
Nella consultazione sono stati coinvolti tutti i soggetti interessati dal ciclo dei rifiuti, in un processo che porterà l’Autorità a definire – entro il 2019 – i criteri tariffari per favorire la trasparenza delle informazioni verso gli utenti, l’efficienza e la selettività degli obiettivi da perseguire e le misure per la corretta allocazione degli incentivi nelle diverse fasi della filiera.
Un metodo tariffario destinato ad introdurre una graduale omogeneizzazione nel Paese, partendo da condizioni molto diversificate, sia a livello industriale che di governance territoriale.
Eventuali variazioni tariffarie future saranno legate alla riscontrabilità di miglioramenti nella qualità gestionale oppure a modifiche del perimetro di intervento nei servizi (aggiunta di fasi del ciclo o sviluppo di nuovi servizi). Verso gli utenti i gestori dovranno implementare gli strumenti informativi, ad esempio predisponendo e rendendo accessibile sul proprio sito la Carta della qualità dei servizi.
Saranno inoltre previsti specifici obblighi in materia di trasparenza dei documenti di riscossione della tariffa, che dovranno essere chiari e completi di tutte le informazioni utili.