L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Roma chiede di rendere i marciapiedi sicuri attraverso l’adozione di un sistema di rumore artificiale per i monopattini elettrici e i motorini elettrici.
La preoccupazione è grande, soprattutto quando le piste ciclabili utilizzate dai monopattini diventano un problema per la sicurezza per i pedoni non vedenti.
Il presidente Giuliano Frittelli a margine di un incontro istituzionale dichiara: “Come Unione italiana ciechi e ipovedenti chiediamo che venga introdotto un rumore artificiale per i monopattini, e motorini elettrici. In analogia alla norma europea che stabilisce dal 2019 che i mezzi a trazione ibrida o elettrica, abbiano un rumore artificiale per le velocità inferiori ai 30 chilometri orari e delle aree ben definite di parcheggio. Alla giunta capitolina spetta sciogliere questo quesito. Tenendo ben presente, i numerosi incidenti successi, non perdendo mai di vista la sicurezza dei propri cittadini. Al governo invece la grande responsabilità, di far si che i monopattini, siano un’opportunità di miglioramento della mobilità urbana, e che questi mezzi non si trasformino in mine vaganti terrorizzando automobilisti e pedoni”.
L’Onlus ha lanciato una petizione per chiedere:
– in rispetto alla normativa europea sulle auto elettriche, in vigore dal 2019, l’adozione dell’AVAS (Audible vehicle alert system) un sistema di rumore artificiale che segnala il mezzo in movimento, sempre e comunque.
– l’identificazione di siti dove è consentito lasciare il mezzo, così da evitare l’abbandono indiscriminato.
– l’adozione di un sistema GPS che regoli automaticamente la velocità del mezzo a 6 km/h allorchè gli stessi transitino nei centri storici o in zone particolarmente affollate.
– una speciale attenzione da parte della polizia municipale atta a scoraggiare atteggiamenti illegali e pericolosi.
– alle società che gestiscono lo sharing dei mezzi di inibire il noleggio dello stesso, qualora si accerti un uso improprio del monopattino dall’utente.