Il Fondo Nuove Competenze è stato esteso anche al 2023 e sono previste alcune importanti novità varate dal Decreto Milleproroghe convertito in legge nel febbraio 2023. Questo fondo permette alle aziende di riformulare parte dell’orario di lavoro dei dipendenti per consentire al personale di frequentare corsi di formazione.
Gestito dall’ANPAL, il Fondo Nuove Competenze è stato nuovamente finanziato con un miliardo di euro, a cui sono stati aggiunti altri 180 milioni di euro da spendere per l’edizione 2023. Proviamo quindi a capire in cosa consiste, chi può partecipare al bando e come presentare la domanda.
Che cos’è il Fondo Nuove Competenze
Il Fondo Nuove Competenze è una forma di sostegno economico cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo ed ha lo scopo di sostenere le imprese e i lavoratori nella fase post-Covid mediante lo sviluppo di competenze mirate alla formazione delle persone per soddisfare le esigenze delle aziende.
Il fondo dispone dei contributi dello Stato e del FSE-PON SPAO coordinato da ANPAL, con i quali può rimborsare il costo delle ore di lavoro perse per la frequenza dei corsi indirizzati ai lavoratori.
Il Fondo Nuove Competenze è stato lanciato per l’anno 2020-2021 dal Piano Nazionale Nuove Competenze, insieme con il sistema duale e il programma GOL, per riformare il mercato del lavoro in Italia secondo i dettami del PNRR.
Attualmente è ancora in corso l’edizione 2022 e nello scorso settembre è stato approvato un decreto ministeriale con un finanziamento di 1 miliardo di euro. Le domande di adesione alla misura sono aperte dallo scorso 13 dicembre al 27 marzo 2023 secondo il bando ANPAL 2022, integrato poi dal decreto n. 31 del 24 febbraio 2023.
Anche per il 2023 è stata confermato il Fondo Nuove Competenze all’interno del Decreto Milleproroghe che consente ai contratti collettivi di prevedere intese di rimodulazione di una parte dell’orario di lavoro con il fine di attivare percorsi di acquisizione di ulteriori abilità professionali.
Come funziona il Fondo Nuove Competenze?
Come accennato, con le risorse messe a disposizione dal fondo si va a risarcire il mancato guadagno delle aziende che impiegano ore di lavoro per la formazione e sono inclusi i contributi previdenziali e assistenziali.
Il contributo massimo totale per ogni istanza non può superare la cifra di 10 milioni di euro. Come sancito dal decreto del 22 settembre 2022 del Ministero del Lavoro, il Fondo Nuove Competenze va a rimborsare il costo delle ore di lavoro perse per seguire i corsi di formazione secondo tali modalità:
- La retribuzione oraria viene finanziata dal fondo per un importo pari al 60% del totale. Tale retribuzione è calcolata partendo dalla retribuzione teorica mensile trasmessa dal datore di lavoro all’INPS con riferimento al mese di approvazione della domanda di accesso al contributo, moltiplicata poi per 12 mensilità e divisa per 1.720 ore (tempo di lavoro standard);
- Gli oneri legati ai contributi assistenziali e previdenziali delle ore per la formazione sono rimborsati totalmente ed includono la quota a carico del lavoratore, al netto di ipotetici sgravi fruiti durante il mese di approvazione dell’istanza di accesso al fondo;
- La quota di retribuzione oraria viene risarcita per interno per gli accordi che prevedono una riduzione del tradizionale orario di lavoro e parità retributiva generale, anche di tipo sperimentale che sia attiva da almeno 3 anni a favore dei lavoratori dell’impresa. Questi accordi devono ridurre di almeno un’ora il normale orario lavorativo settimanale;
Le agevolazioni del Fondo Nuove Competenze sono comunque cumulabili con quelle previste dai Fondi Interpersonali. Questo è un aspetto da non sottovalutare in quanto permetterà alle società di formare i dipendenti in modo gratuito.
L’erogazione del contributo sarà operata dall’INPS, sempre su richiesta dell’ANPAL. Per il 2023 il funzionamento del fondo dovrebbe essere lo stesso, restando nel limite di spesa dei 180 milioni di euro, come sancito dal Decreto Milleproroghe.
Chi può aderire al Fondo Nuove Competenze
Secondo l’avviso pubblico del 2022, il Fondo Nuove Competenze è destinato ai datori di lavoro privati che al 31 dicembre 2022 abbiamo firmato accordi collettivi di riformulazione dell’orario di lavoro finalizzati a progetti formativi di incremento delle capacità professionali dei lavoratori in particolari ambiti, da svolgersi durante l’anno 2023.
I datori di lavoro interessati:
- Devono essere in regola dal punto di vista fiscale, contributivo e assistenziale;
- Non devono essere in situazioni di fallimento, liquidazione, cessazione attività, concordato preventivo o in procedimenti destinati ad una di queste eventualità;
- Non devono esserci contenziosi giudiziali o stragiudiziali con ANPAL a proposito di contributi pubblici.
Il Fondo Nuove Competenze e gli accordi collettivi
Per accordi collettivi si intendono quelli regolamentati dall’articolo 88, comma 1 del Decreto Rilancio e dall’articolo 4 del Decreto Agosto e sono studiati per dare risposta alle necessità dei datori di lavoro in seguito alle mutate esigenze produttive e organizzative o per agevolare la ricollocazione dei dipendenti.
Andando nello specifico, gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario lavorativo per il 2022:
- Devono essere stati stipulati entro il 31 dicembre 2022;
- È necessario indicare il numero di lavoratori coinvolti nei percorsi formativi e l’ammontare delle ore dell’orario di lavoro da impiegare per la formazione. Il numero minimo per ciascun lavoratore è di 40 ore, mentre quello massimo è di 200 ore;
- Specificare il periodo nel quale svolgere le attività formative che dovranno terminare entro i 150 giorni dalla data di approvazione della domanda;
- Bisogna presentare un progetto formativo che vada ad individuare le esigenze del datore di lavoro in termini di competenze aggiuntive;
- Indicare la necessità di adeguamento delle competenze professionali dei dipendenti conseguente all’approvazione di un accordo di sviluppo per percorsi di investimento strategico o sostegno alla transizione industriale.
In aggiunta, gli accordi collettivi devono segnalare i processi per i quali è richiesto l’aggiornamento professionale dei lavoratori necessario per rispondere alla transizione ecologica e digitale.
Questi processi devono riguardare innovazioni nella commercializzazione e produzione di servizi e beni, l’efficientamento energetico, la riduzione degli sprechi, la produzione di beni a basso impatto ambientale e la promozione della sensibilità ecologica.
Come presentare domanda
Per presentare richiesta del Fondo Nuove Competenze la scadenza è stata protratta fino al 27 marzo 2023. L’istanza può essere inoltrata da un legale rappresentante dell’azienda o suo delegato attraverso la piattaforma telematica MyANPAL.
Secondo quanto sancito, nella domanda è obbligatorio inserire i seguenti dati:
- Informazioni anagrafiche del datore di lavoro;
- Dati anagrafici dell’ente formativo o dell’ente che attesta le competenze acquisite, se diverso dal primo;
- Accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro;
- Progetto formativo per l’aumento delle competenze lavorative;
- Elenco dei lavoratori impegnati nei percorsi formativi con specifica dei codici fiscali, numero di ore di riduzione dell’orario lavorativo e valore del costo del lavoro presupposto.
ANPAL andrà poi a verificare che la domanda sia stata presentata secondo le scadenze e le modalità previste dal bando. Nell’eventualità di documentazione incompleta, ANPAL invierà alla persona una richiesta di integrazione. Il richiedente avrà poi 10 giorni di tempo per l’invio dei documenti mancanti.