Uno dei temi più urgenti del momento sono le aggressioni fisiche e verbali ai danni del personale sanitario impiegato negli ospedali. Infatti, negli ultimi anni sono aumentato a dismisura le segnalazioni di violenze perpetrate dai parenti di malati e vittime ricoverate nei pronto soccorso dei nosocomi italiani.
Per porre un freno a questo problema, il governo ha pensato di inasprire le pene previste per questa categoria di reati. Con il nuovo decreto-legge sono previsti il carcere e migliaia di euro di multa per coloro che arrecano danno alle strutture sanitarie. Inoltre, è stato anche introdotto l’arresto in differita e ulteriori linee guida per la videosorveglianza.
Le novità introdotte dal decreto-legge
Il decreto-legge contro le violenze ai danni del personale sanitario del 1° ottobre 2024 n. 230 è entrato in vigore il 2 ottobre seguente ed è stato fortemente voluto dal ministro della salute Schillaci per contrastare le aggressioni patite in diversi ospedali italiani da medici e infermieri dei pronto soccorso.
Le sanzioni previste hanno inasprito le pene previste per questo genere di reati e il decreto è stato accolto con favore anche da Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI):
“Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto-legge per contrastare le violenze nei confronti dei professionisti sanitari. Le misure approvate, come l’arresto in flagranza di reato anche differito e pene più pesanti per chi provoca danneggiamenti, sono ciò che attendevano gli infermieri. Ringraziamo il ministro Schillaci. Niente può e deve giustificare reazioni violente, che diventano poi azioni ancora più inaccettabili quanto vengono perpetrate nei confronti di chi lavora per curare e assistere chi è in difficoltà”.
Ecco le principali novità introdotte con il nuovo decreto antiviolenza:
• Articolo 1: viene modificato l’articolo 635 del codice penale. Infatti, la nuova norma sancisce pene per coloro che arrecano danno a beni materiali presenti nelle strutture sanitare che arrivano fino alla reclusione da 1 a 5 anni e una multa pecuniaria di 10.000 euro. Se il danno è provocato da più persone, la pena aumenta;
• Articolo 2: si modificano gli articoli 380 e 382-bis del codice penale. In questo caso viene introdotto l’arresto obbligatorio per i casi di lesioni al personale sanitario o danni ai beni all’interno delle aziende sanitarie. In aggiunta, viene inserito anche l’arresto in flagranza differita per violenze ai danni di professionisti sanitari, impiegando documenti fotografici o video per l’identificazione dei colpevoli;
• Articolo 3: nuove linee guida per la videosorveglianza. Il Ministero della Salute, insieme al Ministero dell’Interno, dovranno diffondere misure applicative uniformi in tutta Italia per prevenire tali aggressioni. I sistemi di videosorveglianza dovranno comunque essere segnalati tramite appositi cartelli informativi.