La visita fiscale non è altro che una visita medica a domicilio, ovvero un accertamento sulle condizioni di salute al domicilio dichiarato dal lavoratore dipendente da parte di medici inviati dall’INPS. Questi controlli avvengono in specifiche fasce orarie della giornata che si differenziano tra lavoratori pubblici e privati.
Dunque, tutti i dipendenti in malattia devono essere a conoscenza di tali orari per evitare di essere assenti alla visita senza giustificazione valida e incorrere in sanzioni economiche o disciplinari da parte del datore di lavoro.
In seguito alla sentenza del Tar del Lazio n. 16305/2023, l’INPS ha comunicato le nuove norme relative ai controlli domiciliari ed ha anche annunciato un cambiamento nelle fasce orarie previste per i dipendenti pubblici che sono state uniformate a quelle dei lavoratori privati. Ma come funziona esattamente la visita medica e cosa succede se il medico INPS non trova in casa il dipendente? Andiamo a scoprirlo insieme.
Come funziona la visita fiscale
I lavoratori dipendenti che si assentano per malattia percepiscono una particolare indennità in loro favore per sostituire la normale retribuzione. Questa viene riconosciuta nei casi in cui si verifica un problema di salute che implica un’incapacità al lavoro temporanea. Tale periodo di malattia è necessario al recupero fisico e psicologico e il dipendente ha l’obbligo di riposare per favorire appunto la guarigione.
Per questa ragione il lavoratore sarà sottoposto a verifiche di carattere medico svolte dall’INPS che avranno lo scopo di accertare il suo effettivo stato di salute. Per avere diritto alla malattia il dipendente dovrà contattare il medico curante, il quale dovrà produrre e trasmettere il certificato di malattia per via telematica all’INPS stessa. Inoltre, la persona dovrà rispettare precise fasce di reperibilità e restare al proprio domicilio per consentire la visita fiscale.
Quali fasce orarie sono previste per la visita fiscale
Come già accennato, non è richiesta una reperibilità di 24 ore al giorno, ma sono previste specifiche fasce orarie nelle quali farsi trovare in casa che in principio si differenziavano tra settore pubblico e privato. Tali fasce devono consentire al personale medico dell’INPS di effettuare le opportune verifiche sulla malattia dichiarata nel certificato del lavoratore.
Dal 2017 è stato attivato il Polo Unico INPS per le visite fiscali e dunque tutti i controlli sulle assenze per malattia non sono più di competenza dell’ASL, ma dell’INPS. Fino a dicembre 2023 le fasce di reperibilità per i dipendenti pubblici erano le seguenti:
- Mattina: dalle 9:00 alle 13:00;
- Pomeriggio: dalle 15:00 alle 18:00.
Invece per i lavoratori privati le fasce di reperibilità per le visite fiscali sono ancora queste:
- Mattina: dalle 10:00 alle 12:00;
- Pomeriggio: dalle 17:00 alle 19:00.
In entrambi i casi i lavoratori dipendenti potranno ricevere la visita fiscale a domicilio 7 giorni su 7, inclusi quelli festivi. In caso contrario, la persona sarà considerata assente alla visita INPS. Su questi orari però il sindacato UILPA PP della polizia penitenziaria ha presentato un ricorso al Tar del Lazio in quanto la fascia di reperibilità per il personale statale è quasi il doppio rispetto al settore privato.
La sentenza del Tar ha ritenuto fondata la questione sollevata dal sindacato ed ha anche messo in rilievo come la disparità di orario (7 ore di reperibilità per i lavoratori pubblici rispetto alle 4 ore di quelli privati) sia incostituzionale. Infatti, questa incongruenza violerebbe l’articolo 3 della Costituzione, cioè il principio di uguaglianza.
Queste sono le parole emesse dal Tar sulla vicenda: “La mancata armonizzazione ha altresì determinato una disparità di trattamento tra settore pubblico e settore privato, a parere del Collegio, del tutto ingiustificata, considerato che un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito. Ne è quindi derivata la violazione dell’art. 3 Costituzione, non essendo rispettato il principio di uguaglianza”.
Riassumendo, la malattia deve essere valutata nel medesimo modo, sia che si tratti di un dipendente pubblico sia che ad ammalarsi sia una persona impiegata presso un’azienda privata. Per tale motivo, le fasce orarie di reperibilità alla visita fiscale sono state equiparate e sono le medesime. La novità è stata comunicata con un messaggio INPS nel quale si specifica che gli orari per le visite fiscali INPS dei lavoratori pubblici sono attualmente i seguenti:
- Mattina: dalle 10:00 alle 12:00;
- Pomeriggio: dalle 17:00 alle 19:00.
Quindi da dicembre 2023 sia i lavoratori pubblici che privati hanno l’obbligo di reperibilità nelle medesime fasce orarie. La stessa cosa vale per i dipendenti delle Forze Armate e per tutto il personale della scuola.
Cosa succede in caso di assenza alla visita fiscale
Nell’eventualità di assenza del lavoratore al momento della visita fiscale INPS all’indirizzo del domicilio indicato nel certificato medico nelle apposite fasce di reperibilità sono possibili diverse sanzioni:
- Decurtazione del 100% dell’indennità di malattia prevista nei primi 10 giorni del periodo di malattia per la prima assenza;
- Decurtazione del 50% dell’indennità di malattia per i giorni successivi al 10° e fino alla fine della malattia;
- Decurtazione del 100% dell’intera indennità per la terza irreperibilità alla visita.
È bene dire che l’assenza alla visita fiscale può comportare anche un’ulteriore sanzione disciplinare da parte del datore di lavoro. Nei casi poi di recidiva e continua violazione dell’obbligo di reperibilità il lavoratore potrebbe essere licenziato per giusta causa, secondo quanto stabilito dalla sentenza 24681/2016 della Corte di Cassazione.
Il dipendente ha comunque la facoltà di giustificare l’assenza alla visita fiscale INPS presentando una lettera di giustificazione da presentare entro 15 giorni dalla sanzione notificata. Per i lavoratori pubblici e privati tali assenze possono essere giustificate per causa di forza maggiore, eventi che hanno comportato l’immediata presenza della persona altrove e visite mediche o specialistiche in concomitanza con l’orario della visita INPS. In tutti questi casi il dipendente può allontanarsi dal domicilio nelle fasce di reperibilità.
Come conoscere l’esito della visita fiscale
Con il messaggio n. 2442 del giugno 2023 l’INPS ha comunicato il rilascio di una nuova funzionalità online che consente ai lavoratori dipendenti di poter visualizzare le visite mediche svolte ed i relativi esiti. Questa applicazione web permette quindi di accedere alla griglia con l’elenco completo delle visite in ordine decrescente per consultarne tutte le informazioni. È molto utile per sapere, ad esempio, se nel corso della malattia è stata tentata una visita fiscale senza che il lavoratore se ne sia accorto.
Per accedere alla nuova sezione basta collegarsi al portale ufficiale INPS e cliccare sul menù Lavoro, Malattia e Sportello per il cittadino per le visite mediche di controllo. Come per le altre funzionalità è necessario eseguire l’accesso con SPID, CNS o CIE.