Il Fondo Dopo di Noi è un insieme di risorse finanziarie concepito per attuare delle specifiche tutele rivolte alle persone con gravi disabilità quando non è presente alcun sostegno familiare. Lo scopo è quello di assicurare indipendenza e autonomia ai disabili, permettendogli di vivere in situazioni simili a quelle familiari.
Nel febbraio 2023 il Ministero del Lavoro ha destinato oltre 70 milioni di euro al Fondo, da ripartire tra tutte le Regioni che provvederanno poi ad avviare tali misure di sostegno. Andiamo allora a scoprire come funziona il Fondo Dopo di Noi, a chi si rivolge e quali sono le forme di tutela previste per i disabili in condizioni di solitudine.
Cos’è il Fondo Dopo di Noi e a chi è rivolto
Il Fondo Dopo di Noi è una categoria di risorse pubbliche introdotte con la legge 112 del 22 giugno 2016 a proposito di “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”.
Per la prima volta nell’ordinamento italiano sono state introdotte delle specifiche tutele per le persone affette da grave disabilità che sono ormai prive del sostegno della famiglia. L’obiettivo principale è assicurare la massima autonomia di questi individui, consentendogli di poter vivere, anche quando i genitori o parenti prossimi non possono più occuparsi di loro, in contesti sociali più simili all’ambiente familiare.
Da un punto di vista legislativo e di gestione degli interventi, la suddetta materia è di competenze delle Regioni, ad eccezione dei livelli essenziali che restano invece compito dello Stato. Dunque, le Regioni stabiliscono la programmazione necessaria all’erogazione delle risorse finanziarie che permettono poi di eseguire gli interventi sul territorio.
Il Fondo Dopo di Noi viene ripartito ogni anno alle Regioni con apposito decreto ministeriale. Il riparto è stato sancito dal Decreto interministeriale del 21 dicembre 2022 ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.20 del 25 gennaio 2023. Nello specifico, le Regioni avranno a disposizione 76,1 milioni di euro per attuare, tramite Comuni o Ambiti Territoriali, le misure per i disabili gravi.
A chi è rivolto il Fondo Dopo di Noi
Il Fondo Dopo di Noi è pensato per tutte quelle persone colpite da grave disabilità che non dispongono di alcun sostegno familiare e non è previsto nessun limite di età. La platea di riferimento è stata identificata dal Decreto interministeriale del 23 novembre 2016.
I requisiti e l’accesso alle risorse sono regolamentati dalle Regioni attraverso indirizzi di programmazione e valutazione multidimensionale eseguita da un gruppo di professionisti nel quale siano presenti assistenti sociali e medici.
L’analisi effettuata è multidimensionale in quanto studia le differenti dimensioni del funzionamento della persona disabile per una migliore qualità della vita. In particolare, si approfondiscono le seguenti aree:
- Mobilità
- Cura della persona, compresa la gestione di interventi terapeutici
- Comunicazione e attività cognitive
- Attività relazionali e strumentali della vita quotidiana
Tale valutazione serve a definire un progetto personalizzato per ogni persona disabile grave che possa individuare i sostegni a lei necessari, a cominciare dalle prestazioni sociosanitarie. Il progetto prevede anche un determinato budget come insieme delle risorse economiche, strumentali e umane.
Priorità di accesso e finanziamenti previsti dal Fondo Dopo di Noi
L’accesso alle misure economiche del Fondo Dopo di Noi deve essere garantito con maggiore priorità alle persone che hanno bisogno con più urgenza degli appositi interventi. Per sancire il grado di priorità, gli Enti territoriali devono eseguire la già citata valutazione multidimensionale.
A seguito della valutazione, è comunque assicurata una priorità di accesso nei seguenti casi:
- Persone con gravi disabilità mancanti di entrambi i genitori, prive di sostegno economico reddituale o patrimoniale e i cui trattamenti non siano percepiti in ragione della condizione di disabilità;
- Persone con gravi disabilità, i cui genitori per motivi legati all’età, non sono più nella possibilità di garantire in futuro il sostegno genitoriale necessario ad una vita decorosa;
- Persone con gravi disabilità degenti in strutture residenziali con caratteristiche molto distanti da quelle del proprio nucleo familiare;
Con le risorse messe a disposizione possono essere finanziate alcune tipologie di progetti e interventi specifici:
- Interventi di sostegno alla domiciliarità in strutture alloggiative di tipo familiare o di co-housing, in grado di replicare le condizioni abitative della casa di famiglia;
- Percorsi di accompagnamento per la fuoriuscita dal nucleo familiare che mirano alla deistituzionalizzazione in strutture alloggiative che replicano le condizioni abitative dell’ambiente familiare di provenienza;
- Percorsi di accrescimento della consapevolezza e sviluppo di competenze per la gestione della routine quotidiana e l’acquisizione di un maggiore livello di autonomia. In questo caso sono previsti anche tirocini per l’inclusione sociale e la riabilitazione;
- Interventi per lo sviluppo di nuove soluzioni alloggiative tramite il pagamento di oneri di locazione, acquisto, messa in opera e ristrutturazione di attrezzature e impianti per il corretto funzionamento degli stessi alloggi;
- Interventi di permanenza momentanea all’interno di strutture abitative extra familiari.